Torno a scrivere sul sito con una piccola nota polemica per il mio PD, che ha declinato l'invito di Di Pietro ad unirsi all'Italia dei Valori per la raccolta delle firme necessarie per il referendum contro il Lodo Alfano. Ok che non passa giorno che Tonino e i suoi non perdano l'occasione di attaccare ed offendere il PD (il più delle volte senza reali motivazioni), adducendo perfino di essere loro l'unica opposizione (ma, si sa, la presunzione è propria di chi non potrebbe permettersela); ciò non toglie però il fatto che personalmente mi senta di non condividere la posizione del mio partito. Pertanto io firmerò per il referendum, pur essendo consapevole che non si tratta dell'unico problema dell'Italia (anzi, ce ne sono di ben più importanti...purtroppo), ma ritenendo nel merito e nella forma (legge ordinaria o legge costituzionale?) il Lodo Alfano palesemente ingiusto ed incostituzionale. Anzi, sulla disputa relativa al fatto se una legge ordinaria sia insufficiente o meno a garantire la totale immunità alle maggiori quattro cariche dello Stato, spero proprio che la Corte costituzionale faccia presto chiarezza su questo tema, magari con un giudizio di incostituzionalità formale che rimanderebbe la legge alle Camere e che, senza dubbio, non raggiungerebbe il quorum necessario per essere riapprovata senza dover passare sotto le forche caudine del referendum confermativo. Questo è quello che spero. Ma siccome non ne sono sicuro, intanto firmo.
L'unica cosa che non vorrei vedere, in tutta Italia così come a Monsummano, è trovare il lunedì al mercato due banchetti distinti: uno dell'IdV che raccoglie le firme per il referendum e un altro del PD per l'iniziativa "Salva l'Italia". E, se poi proprio due banchetti dovranno essere, almeno che siano uno a fianco dell'altro! :-)
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