Io credo che stasera per prima cosa dobbiamo ringraziare Rinaldo per quello che ha fatto, ed in particolar modo per la sua coerenza (parola che peraltro ha teso spesso a sottolineare durante la campagna delle primarie): aveva detto che si sarebbe dimesso dal ruolo di segretario politico del PD monsummanese non appena si fosse costituita ufficialmente la coalizione che lo avrebbe sostenuto alle elezioni amministrative. Così ha detto, così è stato: dobbiamo ringraziarlo e dargliene atto.
La coalizione, dicevo: è una coalizione larga, quella a cui avevamo lavorato, allargando appunto il perimetro dell’attuale maggioranza presente in consiglio comunale, attraverso la ricucitura (per niente facile, va detto) con la lista civica che faceva capo a Balcarini e, indirettamente, con l’Italia dei Valori che, pur appartenendo formalmente alla coalizione, in consiglio comunale stava seduta tra i banchi dell’opposizione. Adesso si tratta di farla vivere questa coalizione, che proprio perché è particolarmente ingombrante dal punto di vista numerico rischia di trovare difficilmente una sintesi su alcuni temi politici. E’ vero che l’accordo di coalizione prevede punti focali del programma sui quali si è raggiunto l’accordo, e questo è già un punto di partenza non da poco: non crediate però che sulle politiche dei servizi Rifondazione non voglia far emergere i propri cavalli di battaglia, così come le proposte, per me piene di demagogia e basta, della Lista civica sulla riduzione dei costi della politica. E ci sono ancora alcune situazioni, come quella della Lista civica Sviluppo e Ambiente, che dobbiamo chiarire alla svelta oggi, per non ritrovarsi a spiacevoli incomprensioni domani.
Da stasera siamo ufficialmente senza segretario, senza guida politica. E dobbiamo decidere come proseguire per il futuro. Registro con estrema soddisfazione che dalle consultazioni effettuate nei giorni scorsi (e anche dai suggerimenti che qualcuno si è premurato di consigliare privatamente a diversi componenti di questa assemblea su quale fosse la soluzione migliore) che molti di voi hanno fiducia in me; questo, ripeto, è per me forte motivo di orgoglio.
Ma non nascondo, come ho già teso a ribadire in segreteria una settimana fa, che sono assolutamente contrario a qualsiasi soluzione temporanea e posticcia che si vorrà prendere, pur nella sovranità dell’assemblea nelle decisioni: totalmente contrario al triumvirato dei coordinatori (ipotesi che però mi pare sia fuori dal campo di discussione), altrettanto contrario alla nomina di un reggente. Un partito come il nostro, ancora giovane e immerso in innumerevoli difficoltà, che deve affrontare in pochi mesi (da qui a luglio) appuntamenti importanti come il primo tesseramento, il rilancio dell’attività politica, le elezioni comunali, provinciali ed europee e l’organizzazione della festa democratica, non può permettersi di sopravvivere in una situazione precaria.
Dovete scusare il mio sfogo, ma ho la necessità di condividere con voi quel che penso: stasera noi decidiamo di non decidere, assumiamo cioè quel tipico atteggiamento gattopardesco per cui a fronte di una teorica disponibilità al cambiamento e al rinnovamento vi è la consapevolezza che la continuità prevarrà sul rinnovamento stesso. Questo non è giusto. Se viene a mancare il segretario se ne elegge un altro: questa dovrebbe essere una conseguenza logica, ma per convenienza politica si decide diversamente. E’ successo in ogni dove: da Chiesina uzzanese fino al coordinamento provinciale di Siena, dove la neosegretaria Elisa Meoni (poi chiamata da Franceschini a far parte della segreteria nazionale) è stata eletta dall’assemblea dopo che il suo predecessore si era dimesso in quanto candidato alla presidenza della provincia. In tutta
Le persone con cui ho parlato in questi giorni hanno provato a darmi le più disparate motivazioni a sostegno dei grandi benefici che avremmo da un reggente anziché da un segretario: pur comprendendo tutte le posizioni, non mi si venga a dire che è preferibile una soluzione transitoria in vista del congresso di ottobre, perché ciò non sta in piedi. In base allo statuto nazionale del partito, ad ottobre (ammesso e non concesso che si tratti di quella data, anche se la strada pare tracciata) ci sarà esclusivamente il congresso nazionale, senza il rinnovo delle assemblee comunali e provinciali: si deciderà la linea politica del partito e i delegati al congresso nazionale; e poi ci saranno le primarie per la scelta del segretario nazionale. A Monsummano eleggeremo il nuovo segretario in occasione del congresso solo perché abbiamo deciso di non eleggerlo adesso, e non il contrario.
Mi sono anche sentito dire che, insomma, “eleggeremmo un segretario senza una linea politica”. A parte che non credo che il segretario monsummanese del PD abbia la pretesa di decidere la linea politica del partito, ma ditemi voi se tesseramento, sostegno alla campagna elettorale e alla realizzazione del programma del sindaco, organizzazione della Festa, rilancio dell’iniziativa politica, questione dell’immobile di piazza Giusti e della gestione del circolo non sono elementi sufficienti a definire i contorni di una linea politica.
Vi prego di scusarmi per questo sfogo, ma come dicevo all’inizio avevo bisogno di dirvi come la penso. L’assemblea è comunque sovrana, e dalle consultazioni emerge una preferenza chiara, netta ed incontestabile per la reggenza. Non posso però accettare, nonostante ancora l’indicazione abbastanza chiara delle consultazioni, di ricoprire un ruolo di cui contesto l’essenza stessa. Sono sicuro che comprenderete il mio disagio, così come la mia scelta di non accettare di ricoprire l’incarico.
4 commenti:
quindi la scelta del segretario pro tempote è rimandata a quando?
Tendenzialmente a giovedì, quando l'assemblea è stata riconvocata. Lunedì in segreteria cercheremo qualcun altro che faccia il reggente, dopo che anche un altro (oltre a me) ha rifiutato l'incarico. L'impressione cmq è che qualcuno già sappia chi sarà il reggente, ma si fa passare il tutto per un ulteriore pantomima di (finte) consultazioni. Avanti così...
quello che stavo cercando, grazie
Si, probabilmente lo e
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