Ancora un’assenza ingiustificata da parte del PDL di Monsummano in consiglio comunale, ed ancora una volta in occasione del bilancio di previsione.
Il 30 marzo 2010, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione, erano fuori dell’aula consiliare perché avevano abbandonato la stessa per motivi futili e pretestuosi relativi però ad un precedente punto all’ordine del giorno; e, per evitare la brutta figura che inevitabilmente rimedia chi del bilancio ha letto solo la copertina, convenirono di rimanere fuori insieme ai colleghi della lista civica.
Anche per il bilancio 2011 la storia si è ripetuta, seguendo più o meno lo stesso canovaccio. Impossibilitati ad uscire dall’aula per mancanza di pretesti, si sono dovuti sorbire la mia lunga prolusione di 45 minuti, nella quale oltre a parlare del bilancio, mi rivolgevo direttamente all’opposizione non certo perché votasse a favore del bilancio (ci mancherebbe!) ma affinché prendesse quantomeno coscienza della situazione attuale, e della difficoltà di riuscire a garantire i servizi del passato con riduzioni di trasferimenti ingenti come quelle imposteci dalla manovra governativa.
Chiedevo insomma un po’ di responsabilità, anche se solo a parole. Per tutta risposta, dopo aver bollato il bilancio presentato come falso ed irregolare, il capogruppo PDL Perone si è lanciata (deragliando fuori tema) in una difesa a spada tratta di Berlusconi e del suo Governo, farneticando di pace sociale e di altre fandonie proprie non di un rappresentante politico (che legittimamente sostiene la sua “parte”), ma di un feticista del berlusconismo più spinto.
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