mercoledì 31 marzo 2010

Aventiniani del discount

Ieri sera durante la seduta del consiglio comunale è successo l’inimmaginabile. O quasi. L’opposizione di destra, subito dopo i convenevoli iniziali, ha iniziato una manfrina incomprensibile, abbandonando infine l’aula, perché due atti inseriti all’ordine del giorno della seduta non erano stati portati in commissione consiliare per il parere preventivo. I due atti incriminati non rientravano tra quelli che, ex art. 20 del regolamento di funzionamento del consiglio comunale, devono obbligatoriamente ricevere il parere della competente commissione consiliare prima di andare in consiglio comunale. Ma, secondo loro, ciò aveva creato un irrimediabile vulnus nelle loro prerogative di consiglieri comunali, ed hanno cercato di addossare la colpa alla maggioranza o, per essere più precisi, alla giunta. I nostri aventiniani del discount avrebbero potuto tranquillamente far convocare le commissioni, se lo avessero ritenuto opportuno, perché è sufficiente la richiesta proveniente da due consiglieri comunali. Avrebbero avuto dunque modo e tempo di fare le convocazioni. Il sospetto è che invece le insanabili divisioni al loro interno (tra i due gruppi e all’interno del gruppo del PdL) siano talmente marcate che qualcuno ha preferito appellarsi a fantomatiche violazioni delle regole piuttosto che scendere nel merito di un confronto in cui avrebbero dovuto, stavolta più che mai, arrampicarsi sugli specchi senza riuscire ad evitare la solita ed ineludibile brutta figura.

sabato 27 marzo 2010

COME SI VOTA


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ELEZIONI REGIONALI DOMENICA 28 E LUNEDI' 29 MARZO




La lettera agli iscritti e agli elettori del Partito Democratico inviata oggi dal segretario del PD della Toscana, Andrea Manciulli, in vista dell'appuntamento elettorale di domenica e lunedì prossimi.

Per dare forza a Enrico
votiamo Partito Democratico


Carissimi,
ora siamo alla stretta finale, oggi si chiude la campagna elettorale e domenica e lunedì si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il nuovo presidente della Toscana. Si chiude questo viaggio, si chiude la campagna elettorale ma non il nostro impegno. Un viaggio dal quale usciamo più ricchi, consapevoli che la prima richiesta che emerge è quella di avvicinare la politica ai problemi reali delle persone. Noi, il Partito Democratico, Enrico Rossi e tutti i nostri candidati, abbiamo fatto una campagna elettorale capillare e in profondità, per parlare con tutti voi, con l’Italia reale, e per non nutrirci della politica fatta solo di slogan a cui non seguono fatti.
In queste settimane Enrico ha ascoltato tutti e illustrato il suo programma, il suo progetto di Toscana: è la via che dobbiamo percorrere, che deve percorrere questa regione. E per dare forza al suo progetto, affinché quegli impegni, quelle idee e quelle scelte che sono scritte nel nostro programma possano realizzarsi, occorrerà che domenica e lunedì siano tanti i voti al Pd. Noi siamo convinti di conoscere le esigenze profonde di questo territorio, ed oggi, con tutta l’umiltà che possiamo avere, chiediamo che ci venga rinnovata la fiducia che meritiamo.
Mi preme ringraziare tutto il partito per il percorso fatto insieme. Esco dalla campagna elettorale sempre più confortato dalla scelta fatta su Enrico, un esempio di un certo modo di fare politica, fatto di capacità e responsabilità, e descritto meglio dai fatti che dalle parole. Da sindaco di Pontedera è stato determinante per salvare quella realtà produttiva; da assessore alla sanità è stato determinante per dare a questa regione il migliore sistema sanitario del paese.
Concludo, a poche ore dal voto, volendo trasmettere l’aspettativa che ho in questa scadenza elettorale. Noi siamo quelli che vogliono ripartire dalla Toscana con un messaggio di speranza per l’intero paese, ed è per questo che è importante che Enrico Rossi vinca, ma anche che vinca bene. Il risultato sarà l’elemento che darà forza alla possibilità di Enrico di realizzare il progetto di Toscana che abbiamo in mente: affinché questo accada, occorre votare convintamente Partito Democratico. E questo, senza retorica alcuna, credo che sia l’unico modo per instradare il nostro Paese e il nostro popolo verso un futuro migliore.
Andrea Manciulli


giovedì 11 marzo 2010

L'autogolpista


«Si è cercato di estrometterci»: chi?
«Si vuole impedire»: chi?
«La nostra correttezza»: quale?
«Duplice ingiustizia»: eh?
«Poi il Tribunale amministrativo ha completato l'opera»: un lodo anche per i Tar, accidenti!
«L'invito del Presidente della Repubblica»: Napolitano smentisca, please.
«La Sinistra che scende in piazza seminando menzogne, invidia e odio»: ci siamo.
«La Sinistra delle critiche a vuoto, delle chiacchiere e degli insulti, che sa solo dire dei no»: ecco.
«Le forze sane del Paese»: loro?
«Una scelta di campo»: lo slogan fossile.
«Una grande manifestazione nazionale per difendere la democrazia e la libertà»: c'è già, il 13 marzo, a Milano e a Roma. Venite tutti. E andate tutti a votare. Perché l'Italia si merita qualcosa d'altro.

(Liberamente tratto dal blog di Giuseppe Civati http://civati.splinder.com)

Pullman per la manifestazione del 13 marzo 2010

Prenotazioni al 338-2751463 - Informazioni su http://www.pdmonsummano.it

sabato 6 marzo 2010

Ma cos'è questa crisi?

Le parole di questa canzone (del 1938) mi par di averle risentite spesso negli ultimi tempi...

venerdì 5 marzo 2010

Invece di fotografarli, potevano farli firmare...


Mi domando: invece di perdere tempo a fare le fotografie a tutta sta gente, non potevano fargli firmare i moduli per la presentazione della lista?

mercoledì 3 marzo 2010

martedì 2 marzo 2010

Disorientamento associativo

Ad ogni elezione si inventano qualche cosa, pur di rifarsi il look: chissà quando gli elettori se ne accorgeranno. L'associazione "Il Circolo" di Dell'Utri (!), i Circoli della Libertà della Brambilla, i Circoli del Buon Governo, poi stavolta, in occasione delle regionali, i Club della Libertà composti dai Promotori della Libertà, una sorta di legionari della (Sua) Libertà. Sempre composte dalle solite persone, basta guardare le foto delle numerose inaugurazioni di questi circoli (che non si distinguono dai giovani che sostenevano il . Certo, qualcuno ha anche fatto "carriera" ottenendo qualche nomina in qualche ente regionale in quota centrodestra, ma questo è solo un effetto collaterale. Il problema è che, a forza di rinfreschi, si sono dimenticati di studiare su come raccogliere le firme per la presentazione delle liste (Lazio, Lombardia); non nella provincia di Pistoia, dove però pare che per raccogliere le firme siano stati utilizzati metodi non ortodossi (ma non dico oltre, perchè la notizia è tutta da verificare e mi guardo bene dal diffondere una cosa di cui non sono sicuro).